La CSRD amplia la platea delle imprese obbligate a pubblicare la rendicontazione di sostenibilità, che passeranno dalle attuali 11.000 a circa 50.000. La CSRD prevede, infatti, l’obbligo di rendicontazione delle informazioni di sostenibilità:

  • Dal 2024 e quindi dai bilanci pubblicati nel 2025, per le società quotate e le banche obbligate alla DNF;
  • Dal 2025 e quindi dai bilanci pubblicati nel 2025, per le grandi imprese, anche quelle non quotate, che abbiano superato almeno due dei seguenti parametri, anche a livello consolidato: Fatturato > € 50 Milioni; Totale attivo > € 25 Milioni; Addetti medi annui > 250;
  • Dal 2026 e quindi dai bilanci pubblicati nel 2026, l’obbligo si amplierà anche alle piccole e medie imprese quotate, alle piccole istituzioni creditizie e alle imprese assicurative captive.

La misurazione dei dati ESG è dunque la sfida che le imprese europee dovranno affrontare nei prossimi anni.

Con la CSRD, la Commissione Europea definisce per la prima volta un quadro comune di rendicontazione per i dati di sostenibilità, prevedendo specifici standard di rendicontazione, particolarmente stringenti e dettagliati. La Rendicontazione di sostenibilità dovrà, infatti, essere predisposta in conformità agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) elaborati dall’EFRAG, adottati il 31 luglio 2023 dalla Commissione Europea. Gli ESRS prevedono l’obbligo - a livello consolidato - di pubblicare politiche, azioni e target aziendali (PAT) rispetto alle principali questioni di sostenibilità (ESG). 

La CSRD prevede anche l’obbligo di quantificare contabilmente il grado di allineamento dell’attività dell’impresa rispetto al Green Deal europeo, che prevede l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Un nuovo adempimento contabile, da calcolare secondo le regole della Tassonomia green europea con riguardo ai ricavi ai costi operativi e agli investimenti. Ma anche il faro verso cui dovranno puntare i piani strategici.

CON LA DIRETTIVA CSRD LA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ ENTRA NEL BILANCIO DI ESERCIZIO. QUESTA NOVITÀ COMPORTA UN AMPLIAMENTO RADICALE DEL PROCESSO DI REPORTING A CARICO DEL CFO: DAL COINVOLGIMENTO MAGGIORE DEGLI ORGANI SOCIETARI E DELLE ALTRE FUNZIONI AZIENDALI ALL’OBBLIGO DI UNA REVISIONE SPECIFICA DELLE INFORMAZIONI DI SOSTENIBILITA’ DA PARTE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE. LE SOCIETÀ OBBLIGATE DEVONO DOTARSI DI UN SISTEMA STRUTTURATO DI CONTROLLO INTERNO PER GARANTIRE L’AFFIDABILITÀ DELLE INFORMAZIONI DI SOSTENIBILITA’ RISPETTO AGLI STANDARD EUROPEI ESRS

Con la CSRD si ampliano le responsabilità della governance societaria:

  • Gli amministratori, sono responsabili che la rendicontazione di sostenibilità sia redatta secondo le disposizioni di legge e quindi secondo gli ESRS, agendo secondo criteri di professionalità e diligenza;
  • Il collegio sindacale è responsabile della vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di legge in tema di Rendicontazione di sostenibilità e ne riferisce nella relazione annuale all’assemblea.

Con la CSRD le grandi imprese sono obbligate alla nomina di una società di revisione o di un revisore dotato dei requisiti di legge per rilasciare un’attestazione specifica sulla conformità della rendicontazione di sostenibilità alle norme di legge. Il soggetto nominato può essere diverso da quello incaricato della revisione legale del bilancio d’esercizio.

I Nostri Servizi

Il processo che porta alla pubblicazione del primo report non finanziario/report di sostenibilità deve essere gestito in maniera strutturata in modo da definire sin da subito una metodologia di rendicontazione che possa essere utilizzata anche negli esercizi successivi. Nell’ambito dei gruppi il supporto prevede l’implementazione del processo di reporting non finanziario presso le controllate italiane ed estere.

I dati sulla sostenibilità saranno rendicontati nel bilancio e saranno sempre più richiesti dalle banche e dagli operatori del mercato. La rendicontazione delle informazioni ESG diventa una materia di bilancio e come tale richiama le responsabilità degli amministratori, organi di controllo e revisori legali. L’adozione di un applicativo ad hoc consente ad un'azienda di garantire elevati requisiti di affidabilità e a rendere il nuovo processo efficiente.

RSM è in grado di dotare le aziende di una soluzione applicativa da integrare nel sistema informativo per la raccolta e la gestione efficace dei dati ESG. I servizi della piattaforma contabile di RSM prevedono:

  • Attivazione dell’account con licenza annuale e set-up iniziale della piattaforma contabile RSM
  • Aggiornamento e manutenzione del sistema applicativo
  • Outsourcing per le aziende che nella fase iniziale intendono esternalizzare le attività legate alla piattaforma contabile ESG

Ad integrazione dei servizi sulla piattaforma contabile ESG, RSM è in grado di fornire un supporto professionale specialistico nei seguenti ambiti:

  • Formazione ESG alle risorse interne e agli organi aziendali
  • Formazione specifica sulla CSRD e sugli standard di rendicontazione ESRS
  • Procedure di materialità e stakeholder engagement
  • Realizzazione del modello di misurazione Co2
  • Realizzazione del piano industriale di sostenibilità
  • Accompagnamento all’ottenimento delle certificazioni di sostenibilità (es. B-Corp) e al Rating ESG
  • Assessment preliminare per l’adozione di un modello di misurazione dei rischi legati ai fattori ESG

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