Il 2025 sembrerebbe non essere stato, quantomeno sul fronte legale, il miglior anno per il Crystal Palace, club militante nella Premier League inglese. Due avvenimenti hanno infatti investito il club con sede nel borgo di Croydon a Londra. Ci riferiamo all’esclusione dall’UEFA Europa League con retrocessione diretta in Conference League e alla condanna al pagamento a una Società Sportiva Americana di un c.d. premio di “formazione tecnica” riferito a un giovane calciatore di nazionalità sudamericana transitato nelle file del club.
Il caso è stato trattato dalla Court of Arbitration for Sport (CAS) (Cas 2024/A/10394 CPFC Limited T/a Crystal Palace FC v. North Country United/ Treasure Coast Tritos).
L’occasione è stata propizia per affrontare l’interessante tematica relativa alla fiscalità dei c.d. premi di formazione tecnica pagati dalle squadre di calcio ai club “formatori” delle giovani promesse calcistiche.
In Italia la disciplina fiscale di tali premi è contenuta all’interno del D.lgs. n. 36/2021 e, in particolare, nell’articolo 36, comma 4 del Decreto cit., ai sensi del quale: “le somme versate a titolo di premio di addestramento e formazione tecnica, ai sensi dell’articolo 31, comma 2, sono equiparate alle operazioni esenti dall’imposta sul valore aggiunto (…). Tale premio qualora sia percepito da società sportive dilettantistiche senza fini di lucro (a certe condizioni) non concorre alla determinazione del reddito di tali enti”.

