Dopo una consultazione durata quasi un anno, l’Agenzia delle Entrate ha finalmente pubblicato la versione definitiva della Circolare riguardante la disciplina fiscale dei trust ai fini dell’imposizione diretta e indiretta.
Ad una prima analisi sembra che l’Amministrazione Finanziaria abbia recepito gran parte delle osservazioni e dei commenti formulati dai professionisti e dalle associazioni di categoria sul tema.
La nostra Giulia Sorci, co-autrice in un recente articolo per “Rivista di Diritto Tributario”, ne ha approfondito alcuni aspetti particolarmente rilevanti proprio in ambito di imposte indirette.
Il primo argomento in ordine di trattazione riguarda il trattamento fiscale dei trust interposti. Si segnala a tal riguardo che l’Agenzia pare applicare l’approccio look through, proprio del comparto delle imposte dirette anche ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni e, più in particolare, nell’ipotesi di decesso dell’interponente.
Questa interpretazione andrà sicuramente coordinata con precedenti di prassi che imponevano un “doppio binario” circa il disconoscimento del trust in funzione del comparto impositivo di interesse.
Con riferimento invece al tema, ampiamente dibattuto in dottrina, sul momento impositivo ai fini del tributo successorio, l’Agenzia sembra aver definitivamente accolto le conclusioni raggiunte dalla giurisprudenza di legittimità secondo cui l’applicazione dell’imposta sulle successioni e donazioni e sui vincoli di destinazione è dovuta nel momento in cui si verifica il reale arricchimento dei beneficiari.
Questa tesi ha altresì lasciato spazio a talune aperture. Si è difatti precisato che detta imposta potrebbe applicarsi anche al momento della costituzione e dotazione del trust se si verifica un arricchimento imponibile, ossia un’attribuzione avente carattere di stabilità già con l’atto di costituzione o dotazione del trust e in presenza di beneficiari individuati (o individuabili) titolari di diritti pieni ed esigibili.
Per un’ulteriore approfondimento si rimanda alla lettura dell’articolo integrale