Introdotta nel 2009 nel nostro ordinamento giuridico, la rete si qualifica come aggregazione tra imprese con lo scopo di realizzare programmi di sviluppo comune fra di esse, e di accrescerne capacità innovativa e competitività sul mercato.

Punto di riferimento a livello italiano per le reti fra imprese è oggi AssoretiPmi, nata nel 2012 dalla consapevolezza che “l’unione fa la forza” anche in ambito imprenditoriale.

Giuseppe Farchione, Partner – Head of Restructuring RSM Italy, delegato regionale Abruzzo e componente del comitato scientifico di Assoreti Pmi, ci spiega alcuni dei principali vantaggi derivanti dal contratto di rete e in che modo l’associazione si sta impegnando per superare gli ostacoli che impediscono un utilizzo ottimale di questo strumento.

I vantaggi rispetto agli altri modelli di aggregazione tra imprese sono numerosi, sia in termini pratici (lo snellimento di procedure altrimenti macchinose, ad esempio), sia in termini di incoraggiamento di progetti innovativi. Non mancano tuttavia le difficoltà, derivanti soprattutto da una generale scarsa familiarità di commercialisti, notai, avvocati, nonché delle banche con lo strumento del contratto di rete.

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