Nell’articolo pubblicato su Economy di marzo, Francesco Pastore e Stefano Rossoni, rispettivamente Partner e Senior Manager RSM, presentano lo strumento del Basket Bond come forma di finanziamento a medio-lungo termine, funzionale all’implementazione di specifici piani di sviluppo e/o di investimento, alternativa al sistema bancario tradizionale.

Il contesto economico attuale in Italia vede una spirale inflazionistica alla quale non eravamo culturalmente e tecnicamente preparati unita ad un lento e progressivo deterioramento, a partire da inizio anno, dei fondamentali macroeconomici. In questo panorama appare essenziale trovare soluzioni finanziarie che da un lato consentano di contenere il crescente costo del denaro; dall’altro, rappresentino un canale alternativo rispetto a quello tipico bancario, come per esempio i titoli di debito corporate (bond o minibond) o l’aggregazione di quest’ultimi: il basket bond. 

Con il termine “basket bond” ci si riferisce ad operazioni di cartolarizzazione realizzate mediante la sottoscrizione o l’acquisto di obbligazioni o titoli similari da parte di un “Special purpose vehicle” (“SPV”), un veicolo di cartolarizzazione costituita ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 130 del 30 aprile 1999.

La caratteristica principale dei basket bond è quella di superare il limite più stringente dei MiniBond ovvero la difficoltà di attrarre talune tipologie di capitali, in particolare quelli pazienti come CDP, BEI e MCC, limitati dai ticket minimi di investimento.

I due autori delineano il meccanismo di emissione del basket Bond da parte della SPV e l’utilizzo delle risorse da parte delle società Target per la costituzione del Credit Enhancement (anche eventualmente nella forma della Riserva di cassa) e per sostenere i propri investimenti. 

Infine, l’articolo presenta il primo basket bond di filiera rivolto a tutti i soggetti operanti nel segmento della logistica sia mono che multimodale, progetto che ha visto il team RSM attivamente coinvolto e che risponde ad una serie di obiettivi:

  • Strutturare un’operazione di mercato in grado di sostenere, in una fase congiunturale sfidante, una serie di progetti/investimenti/iniziative industriali strategicamente necessari per rispondere alle tendenze in atto 
  • Agire prontamente ed in via anticipata rispetto alla disponibilità delle risorse provenienti dal PNRR
  • Generare, al contempo, spillover per l’associazione di categoria e per il suo indotto
  • Definire un prodotto che potesse essere replicato in favore dei partecipanti anche mediante emissioni successive