In un articolo uscito questo mese su Economy, Laura De Lisa, RSM Partner Funding and Development Leader, chiarisce quali sono i punti nodali del recente percorso di riforma del regime agevolativo patent box pubblicato nella Legge di Bilancio.

Patent Box è stato finora uno strumento di modernizzazione delle imprese in un contesto economico-imprenditoriale caratterizzato da piccole e medie aziende che fanno ricerca e sviluppo, talvolta anche in modo inconsapevole, semplicemente perché funzionale e distintiva per la propria attività.

Pertanto, l'agevolazione fiscale ha comportato una generalizzata “presa di coscienza” del valore del trasferimento tecnologico motivando le aziende nella realizzazione di un brevetto o altri asset, allo scopo di portare a casa un’importante esenzione del 50% degli utili con conseguente riorganizzazione interna finalizzata a custodire, preservare e sviluppare la propria originalità sul mercato. Il vecchio metodo prevedeva l’obbligo di predisporre una dettagliata scheda dell’azienda per poter fruire dell’agevolazione, dando evidenza della catena del valore della società, degli expertise del personale, dei punti di forza e delle opportunità colte nel mercato grazie alla realizzazione del brevetto o del software vincente, favorendo un vero e proprio momento di autoanalisi per i nostri imprenditori, auspicando una maggiore efficacia grazie ad una agevolazione più snella in termini di complessità.

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