RSM Società di Revisione e Organizzazione Contabile S.p.A, parte di RSM International, tra i principali network internazionali specializzati nella consulenza in ambito Assurance, Tax e Consulting, comunica di aver ottenuto tramite RINA, ente multinazionale certificatore attivo in 70 Paesi, la certificazione UNI/PdR 125:2022 sul Sistema di Gestione per la Parità di Genere.

La richiesta di certificazione della Parità di Genere avviene su base volontaria e su iniziativa dell’azienda e definisce i criteri per la misurazione, la rendicontazione e la valutazione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI), inerenti alle politiche di parità di genere all’interno dell’organizzazione, al fine di attribuire un livello di efficienza e misurarne i miglioramenti nel tempo. Ad ogni indicatore viene assegnato un punteggio che contribuisce al raggiungimento dello score minimo necessario per accedere alla certificazione.

In particolare, le macro aree oggetto di analisi sono state: (I) cultura e strategia, (II) governance, (III) processi HR, (IV) opportunità di crescita e inclusione delle donne, (V) equità remunerativa per genere, (VI) tutela della genitorialità e conciliazione vita/lavoro. Tali indicatori sono stati applicati secondo il “principio di proporzionalità”, in ragione del profilo dimensionale dell’organizzazione.

L’impegno profuso dalla società per il rafforzamento della parità di genere si è concretizzato in azioni quali la costituzione del Comitato Diversity & Inclusion (D&I), volto al perseguimento di obiettivi strategici specifici come quelli di assicurare equità e pari opportunità di genere, rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e di contribuire al riconoscimento della rilevanza del principio di inclusione in ambito di misurazione e valutazione della performance organizzativa.

Rocco Abbondanza, Managing Partner e Presidente di RSM S.p.A.: “Il percorso per l’ottenimento della certificazione conferma quanto i temi della gender equality e della diversità ed inclusione siano centrali per RSM sia a livello globale che in Italia, per produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo. Come riportato nella nostra D&I policy, ci siamo impegnati a garantire un equo percorso di selezione, percorsi di formazione che forniscano opportunità di sviluppo alle donne e la partecipazione a progetti in collaborazione con università ed enti di ricerca”.

Lara Conticello, Associate Partner Risk & Compliance: “L’ottenimento della certificazione è un successo ed è l’inizio di un percorso che vede al centro il saper fare business sostenibile. Il nostro obiettivo per i prossimi anni punta al costante monitoraggio e mantenimento degli standard raggiunti. Questo traguardo, oltre a riempirci di orgoglio, è la manifestazione tangibile e misurabile dell’impegno profuso dalla società durante quest’ultimo anno. È provato, infatti, che garantire effettivamente e non solo formalmente la parità di genere e più in generale le politiche D&I consente alle aziende di inviare segnali positivi al mercato e produce benefici misurabili in termini di redditività”.

La UNI/PdR 125:2022 si inserisce in un contesto più ampio rappresentato dai seguenti pilastri: (I) rispetto dei principi costituzionali di parità ed uguaglianza (II) adozione di politiche e misure per favorire l’occupazione femminile (III) adozione di misure che favoriscano l’effettiva parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro (IV) promozione di politiche di welfare a sostegno del “lavoro silenzioso” di chi si dedica alla cura della famiglia (co. 1 art. 3 della Costituzione - uguaglianza formale) (V) adozione di misure specifiche a favore delle pari opportunità (co. 2 art. 3 della Costituzione - uguaglianza sostanziale) (VI) integrazione del principio dell’equità di genere nella normativa nazionale.