Cosa è il Reshoring e perché è diventato un tema di attualità?
Nello Rapini - Partner RSM e Financial Grants and Facilities Leader - presenta le dimensioni di questo fenomeno e spiega perché il Reshoring rappresenta una grande opportunità per il sistema.

"BACK RESHORING" E "NEAR Reshoring"

Il Reshoring è un fenomeno opposto all’Offshoring ovvero il fenomeno delle delocalizzazioni, un fenomeno forte e distruttivo del sistema industriale occidentale.
In passato si sono registrate due grandi ondate di delocalizzazione:

  • La prima, successiva alla caduta del muro di Berlino, verso l’Unione Sovietica e i paesi satelliti.
  • La seconda più grande verso l’Asia, con l’emergere dei grandi colossi asiatici.

Il Reshoring, dunque, non è altro che un processo continuo e strutturato di ritorno delle aziende europee e nordamericane dall’Asia e dall’est Europa e di rilocalizzazione nei paesi d’origine.
Oltre al "Back Reshoring", cioè al ritorno a casa, c’è anche il fenomeno di "Near Reshoring", ovvero di abbandono di determinate localizzazioni geografiche per tornare in territori più vicini a quelli di origine.

Gli effetti della pandemia sul fenomeno del reshoring

L’accelerazione del fenomeno del Reshoring è un effetto diretto della Pandemia: l’interruzione forzata delle catene del valore che le grandi multinazionali avevano costruito, realizzando un sistema articolato e diffuso di subfornitura industriale e quindi creando una sorta di depolarizzazione dei sistemi produttivi, si è inceppata a causa della Pandemia, mettendo a nudo la fragilità di certi sistemi economici che si basavano su una ricerca quasi spasmodica del risparmio a discapito della necessità di avere delle possibilità di resistenza e di resilienza nei confronti di shock esterni.
Secondo i dati di Uni–CLUB o MoRe Reshoring, un consorzio interuniversitario, che per la prima volta sta avendo un approccio strutturato e professionale sul tema del Reshoring cercando di aggregare i dati a disposizione:

  • La maggior parte delle decisioni di Reshoring provengono dall’Asia e in particolare dalla Cina, per lo più imprese di grandi dimensioni che sono innanzitutto quelle che prima e più di altre sono andata via e, inoltre, sono quelle che riescono meglio di altre a prendere decisioni sulla base delle evidenze che derivano da una capacità di leggere concretamente i dati.
  • Le decisioni di back Reshoring sono più significative nei comparti in cui c’è più intensità del lavoro (confezione articoli abbigliamento, confezioni di articoli in pelle, fabbricazione di computer e prodotti di elettronica ed ottica), poiché non ha più senso delocalizzare un’attività prendendo in considerazione il costo del personale.
  • Tra le motivazioni che portano le aziende italiane ad optare per il back Reshoring c’è al primo posto il made in Italy e cioè la consapevolezza, sempre maggiore, da parte dei consumatori dell’origine di un prodotto senza mistificazioni.

Infine, da un report di Eurofound, un osservatorio dell’Unione Europea, si evince che l’Italia è tra i primissimi paesi al mondo che sta effettuando attività di Reshoring.

Se vuoi saperne di più guarda il video oppure ascolta il podcast del Talk "Dalle Catene Globali del Valore al Reshoring, una opportunità per ripensare il nostro sistema paese".

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