In questo articolo pubblicato su Economy di settembre Laura De Lisa, Partner RSM, parla di come la Mise e Mef colgono con le nuove disposizioni l'esigenza dalle Pmi, già messe a dura pro­va dal Covid-19 (prima e dopo) e dal conflitto in Ucraina, di investire in attrezzature, im­pianti e macchinari che soddisfino i parametri di innovazione tecnologica della transizione digitale in chiave 4.0 e, soprattutto, di efficien­za energetica, sostenibilità e riduzione delle emissioni, fondamentali per conquistare o mantenere il proprio posizionamento strategi­co rispetto ai competitors.

La “Nuova” Sabatini in breve

“Sburocratizza” gli investimenti 4.0, sempli­ficando la documentazione delle caratteri­stiche 4.0 e l’interconnessione degli investi­menti

Consolida la maggiorazione al 3,575% an­che per gli investimenti green

Per le micro e piccole imprese del Sud, porta la maggiorazione al 5,5%.

Inoltre, si concretizza finalmente l’incremento che si era già tentato di introdurre con il Decreto Cresci­ta già nel 2019, ma in veste diversa e, soprat­tutto, rimasto monco del provvedimento at­tuativo. Anche in questo caso, tuttavia, le PMI restano per ora in attesa ai blocchi di partenza.

Nata con il Decreto del Fare con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produt­tivo del Paese, la Sabatini è rivolta unicamente alle piccole e medie imprese, per sostenerne gli investimenti.

In particolare, sono agevolati gli investimenti, anche in leasing, in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digi­tali: nello specifico, i beni devono essere nuo­vi, dotati di autonomia funzionale e correlati all’attività produttiva svolta dall’impresa.

L’ammontare del contributo varia a seconda che siano sostenuti investimenti ordinari in beni strumentali o investimenti in tecnologie digitali ed in sistemi di tracciamento e pesa­tura dei rifiuti (cd. Investimenti in tecnologie “Industria 4.0”), per i quali è prevista una mag­giorazione.

L’istanza di accesso, in via telematica e su­bordinata all’emanazione di ulteriori provve­dimenti attuativi, va inviata in concomitanza con la richiesta di finanziamento; l’avvio degli investimenti deve essere successivo alla data di invio alla banca/società leasing della do­manda per l'ottenimento del finanziamento e contributi.

 

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