Jason Clarke di Minds at Work spiega il modo in cui il cambiamento, come le onde, può essere misurato dalla distanza tra i picchi e gli avvallamenti per formare dei modelli, ed identificando questi modelli è possibile progettare e pianificare meglio ciò che può accadere dopo. Capire quali onde dobbiamo ignorare e a quali dobbiamo prestare attenzione ci permetterà di individuare le opportunità emergenti, anche nelle peggiori tempeste.

Guarda i video (in inglese) Surfing the waves of change

parte uno

parte due

parte tre