Di Larry Keyler, leader del settore automobilistico globale, RSM US

I combustibili fossili hanno condizionato la nostra mobilità da ormai oltre un secolo e da nessuna altra parte è più evidente che negli Stati Uniti (USA) una delle nazioni "più giovani" le cui città sono state progettate per adattarsi ai veicoli a combustione: strade larghe, distributori di benzina, parcheggi e autostrade sono le caratteristiche principali delle città americane.
Ma ora che l'energia verde sta finalmente prendendo piede, stiamo assistendo a tentativi su larga scala di trasformare ogni aspetto della vita moderna in modelli più sostenibili. In nessun altro aspetto questo è più evidente come nei veicoli elettrici, ma prima di arrivarci, sarà necessario affrontare alcuni problemi.

Chi c'è al volante del cambiamento?

La tecnologia dei veicoli elettrici è in circolazione da tempo ormai, ma l'industria non ha mai trovato il modo di fare il salto definitivo. Una delle ragioni potrebbe essere che la durata della batteria e la mancanza di stazioni di ricarica hanno influito sull'accettazione dei veicoli elettrici come mezzo di trasporto tradizionale.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un'enorme crescita della domanda di veicoli elettrici da parte dei consumatori, in particolare nell'Unione Europea e in Cina.
La richiesta da parte dei più grandi mercati di consumo del mondo sta aiutando a guidare gli investimenti per ulteriori ricerche per rendere le offerte disponibili più attraenti per l'utente finale.
Al terzo posto ci sono gli Stati Uniti, il cui tasso di adozione segue a una certa distanza l'UE e la Cina, nonostante sia uno dei maggiori consumatori di veicoli al mondo. Durante la COP26, che si è svolta in Scozia a novembre, c’è stata una grande pressione sui leader dei principali consumatori di autovetture come gli Stati Uniti, affinché mantengano le loro promesse di intraprendere azioni decisive e rivoluzionarie per ridurre il carbonio.
Pertanto, è fondamentale che gli Stati Uniti effettuino questa transizione rapidamente e la responsabilità risieda nel continuo sviluppo di batterie per veicoli elettrici con una durata di carica più lunga, migliori stazioni di ricarica e relative infrastrutture e adozione culturale di veicoli elettrici da parte dei consumatori.

Il problema dei punti di ricarica

Sappiamo che un importante deterrente per l'adozione di veicoli elettrici su vasta scala è l'ansia da autonomia, la paura di rimanere senza energia durante un viaggio e di non essere in grado di trovare un punto di ricarica. Per affrontare il problema, i governi e le imprese dovranno collaborare per aumentare il numero di infrastrutture di ricarica pubblica. Inoltre, ogni regione dovrà dotarsi di strutture adeguate alla propria situazione geografica.
Fortunatamente, la gamma di veicoli elettrici è in costante miglioramento, il che eliminerà parte della pressione sui problemi di infrastrutture.

Fattori limitanti

In definitiva, c'è una combinazione di fattori che limitano l'adozione di veicoli elettrici che sono: la durata della batteria insufficiente, l’inadeguatezza nell'infrastruttura di ricarica e una consapevolezza limitata da parte degli acquirenti, risolvibile attraverso un marketing mirato.
Esiste già, infatti un'intera gamma di sistemi di trasporto che sfruttano la tecnologia dei veicoli elettrici, come autobus, treni, metropolitana leggera, navette e taxi e persino scooter urbani. Divulgare alcune di queste storie di successo aiuterebbe senza dubbio ad cancellare i timori dei consumatori  e incoraggiarli ad acquistare macchine elettriche.

Cosa ci aspetta nel futuro

I veicoli elettrici saranno la prossima grande evoluzione tecnologica nella civiltà umana? Forse lo sono già? Nel 2020 sono state acquistate più di 10 milioni di auto elettriche con un aumento del 43% rispetto al 2019.
Questa crescita indica che continuerà a cambiare il modo in cui viaggiamo e si trasformerà completamente il nostro ecosistema di mobilità. Le nostre catene di approvvigionamento e le priorità sulle spese relative alle strategie di investimento tecnologico cambieranno per stare al passo con i futuri sviluppi tecnologici. Queste strategie di investimento, inoltre, creeranno un consolidamento costante nella catena di approvvigionamento nei prossimi dieci anni.

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