L’UE ha innalzato la percentuale di abbattimento delle emissioni di gas serra dal 40 al 55% entro il 2030 per bloccare le emissioni, che ad oggi ancora sembrano non volersi arrestare, completare la transizione alla sostenibilità e raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

Il passaggio da questo macroindicatore di performance ambientale alla realtà operativa delle aziende significa, in sintesi, affrontare nuovi investimenti se non addirittura trasformare il modello organizzativo e di business, includendovi l’obiettivo della sostenibilità.

Ecco alcune delle soluzioni percorribili:

  1. L’utilizzo dei veicoli aziendali elettrici per agire sulle emissioni dirette provenienti da fonti/sorgenti proprie o controllate. Modalità prevista dal cosidetto Scope 1;
  2. Puntare sulle fonti di energia rinnovabile, agendo sulle emissioni indirette della propria attività. Modalità prevista dal cosidetto Scope 2;
  3. Limitare tutte le altre non controllate direttamente dall’azienda, come ad esempio ridurre il numero degli spostamenti lavorativi.  Modalità prevista dal cosidetto Scope 3.
  4. Le aziende costrette a generare emissioni inevitabili possono compensare le emissioni prodotte con strumenti come i “crediti di carbonio”, crediti verdi generati da progetti ad impatto positivo per ridurre o neutralizzare l’impatto generato dalla propria attività.

È fondamentale che la transizione alla neutralità funzioni per tutti, altrimenti risulterà inefficace.

IL TEAM SUSTAINABILITY SERVICES RSM accompagna le imprese nel percorso di crescita verso uno sviluppo sostenibile:

  • Offrendo valutazioni di conformità su KPI di performance ambientali da pubblicare nei report di sostenibilità;
  • Nei prospetti informativi in occasione di emissione di bond.

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