Nel Talk RSM del 10 febbraio, Raffaele Mazzeo, Partner RSM Financial Sector and ESG Leader, ha illustrato cosa è cambiato negli ultimi mesi nell’ambito della UE Taxonomy e qual è l’impatto sulle linee guida del PNRR e su tutti gli attori coinvolti nelle attività.

Siamo in una nuova fase dell’ESG, una fase in cui l’impegno per la sostenibilità non è più un tema per soli addetti ai lavori.

Il mercato si è dunque risvegliato principalmente perché gli investitori, le banche e le pubbliche autorità (Unione Europea) hanno deciso di finanziare le aziende sostenibili ed è questo il motivo per cui anche l’interesse da parte delle imprese è aumentato.

Non è soltanto il mercato finanziario che spinge l’economia, ma anche alcune grandi imprese del settore Oil & Gas che stanno imponendo alla loro filiera di fornitori pratiche ESG molto stringenti.

La chiave di accelerazione del tema è soprattutto la forte correlazione che si è creata fra gli ESG e la Finanza:

  • A partire dal 2021 le imprese sono sollecitate a fornire informazioni non finanziarie ESG ai clienti, agli investitori e alle banche.
  • Sino ad ora le aziende hanno risposto al mercato attraverso il Report di Sostenibilità redatto in base agli standard di rendicontazione GRI
  • Nell’ultimo anno il contesto regolamentare è cambiato in seguito alla pubblicazione dei regolamenti UE sulla Disclosure ESG. A partire dal 2021 le aziende dispongono di un nuovo set informativo in ambito ESG di riferimento riconosciuto normativamente.

Nel mese di giugno 2021 il PNRR ha individuato nei suddetti regolamenti UE sulla Disclosure ESG i criteri di vaglio tecnico: “DNSH 1 Climate Chenge Mitigation”:

  • Regolamento UE 2019/2088 SFDR _ Sustainable Finance Disclosure Regulation (in vigore da aprile 2021)
  • Regolamento Taxonomy UE 2020/852 (in vigore da gennaio 2022)

Quali sono le tre norme chiave che stanno dando la grande spinta al cambiamento?

  • Il Regolamento (UE) 2019/2088 “Regolamento SFDR” che prevede la classificazione di tutti i prodotti di investimento finanziari in “molto green”, “lievemente green” e “per niente green”.
  • Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “PNRR” che prevede erogazione di risorse per il finanziamento di investimenti sostenibili.
  • Il Regolamento (UE) 2020/85 “Regolamento Tassonomia” che stabilisce i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento.

Il Team Sustainability Services ESG Strategy ha risposto al bisogno del mercato, creando una serie di servizi per le PMI per supportarle sotto ogni aspetto:

  • Report di Sostenibilità
  • Limited Assurance del Report di Sostenibilità
  • Strutturazione e attestazione di KPI performance Taxonomy Aligned di nuove emissioni di Green Bond
  • Sistemi di misurazione del rischio climatico ambientale nel Risk Appetite Framework
  • SROI (Social RETURN on Investment Assessment)

Giulia Genuardi, Enel- Head of Sustainability planning, Performance Management and Human Rights, ospite del Talk RSM, ha raccontato brevemente l’esperienza in Enel e l’evoluzione dell’azienda, dal 2013 ad oggi, in termini di Sostenibilità. In un passaggio del suo intervento, Giulia Genuardi afferma: “Nel corso del tempo, l’area Sostenibilità di Enel è diventata parte integrante di tutta l’azienda, una testimonianza dell’impegno nelle diverse aree che Enel pone al centro per combattere il fenomeno del cambiamento climatico”.

 

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