Nell’edizione di Economy di marzo 2021, Sergio Luciano - direttore di Economy - ha intervistato Nicola Tufo - Partner RSM IPO Capital Markets and Financial Advisory Leader - riguardo i numerosi vantaggi derivanti dalla quotazione in borsa per le imprese.

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Vediamoli insieme:

Legittimazione sui mercati

Lo status di società quotata in borsa rappresenta un’importante legittimazione, perché aiuta a compensare quel gap di credibilità verso molti interlocutori internazionali di cui l’Italia ancora purtroppo soffre. La quotazione in borsa, infatti, rappresenta una sorta di “marchio di qualità” e concorre a incrementare la trasparenza dell’imprese, che oggi più che mai rappresenta un vantaggio competitivo.

Facilità di finanziamento

La quotazione in borsa rappresenta per definizione un buon canale di finanziamento per le imprese, ma non solo in modo diretto. Chi è quotato acquisisce infatti maggiore potere contrattuale con le banche, nonché la capacità di ampliare e diversificare le proprie fonti di finanziamento, in particolare quelle volte a finanziare piani di sviluppo dimensionali ed investimenti in macchinari R&D.

Reputazionali e organizzativi

Quotarsi in borsa contribuisce anche a migliorare la reputazione e la visibilità di un’impresa nei confronti degli stakeholders e quindi la sua capacità competitiva, sia ampliando la rete di relazioni dell’azienda, sia la sua capacità di attrarre risorse qualificate.

Valorizzazione dell’impresa

Questi benefici coinvolgono anche la struttura organizzativa interna: si possono soddisfare soci di minoranza stanchi, offrendo loro una buona exit strategy e acquisirne nuovi. Inoltre, la disponibilità di stock options rappresenta un mezzo per motivare il management e le risorse interne.

La quotazione in borsa rappresenta quindi una win-win situation sia per le imprese, per i motivi che abbiamo elencato, sia per il mercato, il cui sviluppo ruota intorno alla sua stessa liquidità, quindi più è ampio, meglio è.

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